PUC

Il Piano Urbanistico Comunale, è uno strumento di gestione del territorio comunale italiano, composto da elaborati cartografici e tecnici oltre che da normative che regolano la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale del Comune.

LINEE GUIDA PER IL PROGETTO URBANISTICO DEL COMUNE DI VITULANO

Il percorso progettuale relativo alla proposta di un Piano Urbanistico Comunale per Vitulano, tenta di tracciare un “sentiero” verso la prefigurazione di un possibile scenario, frutto dell’intreccio tra le tre componenti strategica, propositiva e regolativa. La componente strategica si identifica con la capacità di costruire visioni d’insieme e scelte di trasformazione, in un quadro coerente di obiettivi; la componente propositiva si sostanzia nell’individuazione delle aree non consolidate e di trasformazione; la componente regolativa racchiude le regole inflessibili e non negoziabili che consentono la concreta attuazione del Piano. Il rapporto non gerarchico, né sequenziale tra le tre componenti di cui sopra, impone un’articolazione del processo di Piano di tipo circolare, risultato di una continua e paziente attività di rimando e verifica reciproci, nella difficoltà generale di superare approcci meramente “intenzionalistici”, di trovare, cioè, l’effettiva corrispondenza tra la trama delle riflessioni teoriche e la concretezza progettuale.

Nella più ferma convinzione che un processo pianificatorio non debba essere il risultato meccanico di un’ organizzazione territoriale calata dall’alto, e che la sua validità ed efficacia siano direttamente proporzionali alla capacità e alla misura in cui il pianificatore è in grado di fornire risposte concrete alle piccole o grandi necessità, si ritiene indispensabile l’acquisizione di un quadro complessivo di problematiche, esigenze, aspirazioni, aspettative da parte della cittadinanza.

Vitulano, come il 49% circa dei Comuni campani, localizzati per lo più nel beneventano e nell’avellinese, ricade in un’area a cosiddetto disagio insediativo, in cui fenomeni di spopolamento, di esodo, di rarefazione o non valorizzazione dei servizi esistenti, di perdita di competitività economica rispetto al mercato, sono diventati caratteri strutturali. Ciò paradossalmente: la ricchezza potenziale dell’area, le sue peculiarità rurali e montane, l’immenso patrimonio di tradizioni, di beni culturali ed ambientali, di prodotti tipici, di abilità manifatturiere, suggeriscono prospettive di sviluppo territoriale improntate alla promozione e alla valorizzazione delle risorse endogene.

La proposta di Piano Urbanistico Comunale, quindi, finalizzata al rilancio sociale ed economico della realtà territoriale di riferimento, si andrà a delineare secondo un iter progettuale, arricchito dai contenuti di programmazione degli strumenti urbanistici sovraordinati, articolato in più livelli, in un quadro di macro obiettivo, strategie ed azioni. Il macro obiettivo di Piano è indirizzato ad invertire una problematica situazione di stallo, causata da un repentino “calo” delle risorse immateriali (risorse umane) e da una modesta valorizzazione delle risorse materiali (patrimonio culturale-paesaggistico).

Alla luce del macro obiettivo, il percorso integrato di sviluppo dovrà incentrarsi sulle seguenti direttrici strategiche fondamentali. 

  1. La salvaguardia e la valorizzazione dei fattori identitari del tessuto storico, con attenzione rivolta al complesso e stratificato intreccio di spazi, tessuti e testimonianze di grande rilievo o minori.
  2. La valorizzazione e la tutela del patrimonio naturalistico e del paesaggio agrario.
  3. La valorizzazione e il potenziamento del ruolo e della visibilità di tracce, segni e permanenze storiche di qualsiasi natura.
  4. La salvaguardia delle zone agricole e l’ individuazione delle aree da sottoporre a tutela ambientale, aggiornando i vincoli esistenti.
  5. Il sostegno per la crescita e lo sviluppo delle risorse endogene, in un contesto economico produttivo ricco, vivace, ma dal potenziale ancora inespresso.
  6. Lo sviluppo delle attività agricole, di produzione e trasformazione, con particolare attenzione agli insediamenti estensivi ed ecocompatibili, in sinergia col tessuto produttivo già esistente.
  7. La promozione di uno sviluppo turistico sostenibile, in grado di favorire la funzione strategica del Taburno – Camposauro come polmone verde delle zone congestionate ed il ruolo di Vitulano come paese-porta del Parco.
  8. Adeguamento dell’offerta abitativa e acquisizione delle aree per la realizzazione delle attrezzature e dei servizi
  9. Incentivazione del recupero edilizio
  10. La regolamentazione degli interventi finalizzati al contenimento dei consumi energetici e l’implementazione di economie legate alle energie alternative
  11. Integrazione sociale

 Pertanto, i nuovi strumenti urbanistici si baseranno sui seguenti punti fondamentali:

  1.  Adeguamento parziale del fabbisogno abitativo mediante l’aumento della densità insediativa per creare un autentico tessuto urbano;
  2.  Introduzione di un nuovo regime normativo per le aree destinate a servizi, con predisposizione delle modalità di convenzionamento per la esecuzione e la gestione privata;
  3.  Individuazione di aree da destinare ad attività produttive; conferma e razionalizzazione di quelle esistenti;
  4.  Zonizzazione agricola, al fine di indirizzare i nuovi insediamenti per lo sviluppo delle varie attività, e da razionalizzare gli insediamenti esistenti;
  5.  Introduzione di un nuovo regime normativo per la utilizzazione delle aree artigianali, commerciali ed industriali;
  6.  Individuazione di una nuova area per l’edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata;
  7.  Individuazione di tutti i vincoli esistenti sul territorio comunale e redazione della zonizzazione acustica;
  8.  Introduzione di un nuovo regime di utilizzazione delle aree di espansione C, per consentire la realizzazione di aree da destinare a verde attrezzato di uso pubblico nei limiti del 30% delle superfici territoriali;
  9.  Modifica delle delimitazioni delle aree soggette a strumentazione esecutiva;
  10.  Aggiornamento delle urbanizzazioni primarie (viabilità, parcheggi, verde attrezzato) realizzate e verifica delle aree e degli edifici assoggettati al condono edilizio;
  11.  Individuazione di alcune aree agricole parzialmente edificate in cui consentire una controllata edificabilità residua e le relative urbanizzazioni;
  12.  Incentivazione al recupero del patrimonio edilizio degradato attraverso incrementi volumetrici non collegati alle superfici fondiarie disponibili;
  13.  Individuazione delle parti di edificato da sottoporre a tutela per le particolari qualità storico-architettoniche;
  14.  Stesura di un nuovo regolamento Edilizio.

Il PUC che verrà definito dovrà creare le condizioni per uno sviluppo equilibrato del territorio comunale, coniugando le aspettative dei cittadini con le esigenze della collettività e ponendo come priorità la definizione delle misure e delle opere necessarie alla salvaguardia del territorio e alla sicurezza da rischi idrogeologici e dall’inquinamento

In definitiva il Comune di Vitulano, potrà annoverarsi tra quelli che possono fornire in maniera innovativa precisi indirizzi in fase di programmazione urbanistica, volti ad una elevata qualità costruttiva associata ad interventi di riqualificazione puntuale sia architettonica, sia paesaggistica ed ambientale del suo territorio.




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